domenica 4 dicembre 2011

Intervista a Cosimo Massaro autore del romanzo "La moneta di Satana"

"La moneta di Satana", il romanzo d'esordio di Cosimo Massaro non è solo un thriller avvicente, ma un vero e proprio manuale per capire il mondo in cui viviamo. "Non è semplice comprendere la colossale truffa delle banche: l'attuale sistema monetario basato sul debito sta collassando su se stesso"- commenta l'autore, citando il prof. Giacinto Auriti. Teorizzare il signoraggio bancario significa spiegare le logiche che sottendono ai perversi meccanismi dell'economia. Lui ci ha provato, applicando alla finanza le ragioni del cuore che, come diceva Pascal, la ragione non conosce.

Dalle sue biografie, emergono molteplici interessi: letteratura classica, arti marziali, archeologia, ... Come fa a combinare passioni così diverse tra loro?
Riesco a curarle con grande sacrificio, convito che l'impegno prima o poi ripaghi. Mi definisco una persona dall'animo artistico che cerca di permeare qualsiasi cosa di emozioni e creatività. Tutti i miei interessi fanno capo innanzitutto alla mia personalità dinamica ed eclettica e, sebbene molto diversi, sono inscindibili l'uno dall'altro.

Quanto tempo è intercorso tra l'idea di questo libro-rivelazione e la sua stesura?
Precisamente non saprei, direi circa tre anni per scriverlo e meno di un anno per concordare i dettagli con l'editore. Scrivevo solitamente di pomeriggio, quando avevo l'ispirazione, quando sentivo che era il momento di buttare giù delle idee, per poi correggere le bozze, tagliare, aggiungere e riscrivere.

C'è chi la paragona a Dan Brown...
Il paragone mi lusinga, anche perchè, dal punto di vista letterario, è uno dgli autori principali a cui mi sono ispirato. Quindi devo aver fatto bene il mio lavoro! Mi sono ispirato anche ad altri autori come Carlos Castaneda, e per i dialoghi tra i protagonisti, mi tornavano sempre in mente i dialoghi socratici.

Se dovesse indicare tre artisti a lei affini, chi sceglierebbe?
Non vorrei sembrare presuntuoso ma citerò tre icone: Leonardo Da Vinci per la sua completezza e genialità, il Caravaggio per i suoi contrasti di luce e il regista Steven Spielberg.

... e tre personalità che hanno segnato la sua formazione e la sua crescita?
Carlos Castaneda, lo sciamano Don Juan -il suo mentore- e il prof. Giacinto Auriti.
Da quest'ultimo e dalla sua scuola monetaria ho appreso tutto quello che si cela dietro la creazione della moneta debito e le drammatiche conseguenze di queste dinamiche (tagli alla sanità pubblica e all'istruzione, solo per fare un esempio).
"Siamo destinati a vincere perchè questa battaglia porta con sé la forza della verità": questo insegnamento del prof. Auriti mi ha spinto verso un libro che non fosse solo di intrattenimento, ma aspirasse alla divulgazione, anche presso un pubblico meno addentrato alle tematiche monetarie.

Guardiamo al futuro: se le proponessero di girare un film basato su "La Moneta di Satana", quale attore sceglierebbe per interpretare Alessandro Matus?
Innanzitutto, accetterei molto volentieri, anche perché sarebbe il mezzo più rapido ed efficace per diffondere le teorie economiche e mirare alla coscientizzazione dei singoli cittadini, liberandoci dalla condizione di "schiavi", succubi delle manovre finanziarie. E per interpretare Alessandro Matus, il protagonista del mio romanzo, sceglierei Mel Gibson o Keanu Reaves.

Di Letizia Annamaria Dabramo


http://blognotesalento.com/component/content/article/38-scrittori/170-la-morte-di-satana-di-cosimo-massaro.html

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