venerdì 4 novembre 2011

Presentazione a Belvedere Marittimo (Sabato 5 novembre, ore 17:00)):

BELVEDERE MARITTIMO
Presentazione del romanzo di Cosimo Massaro sulla teoria dell’economista Giacinto Auriti.

Signoraggio bancario, un noir ne svela il meccanismo.

“La moneta di Satana” al centro di un dibattito organizzato dalla Pro Loco del Tirreno. Il romanzo che svela i
meccanismi del signoraggio bancario sarà presentato infatti sabato 5 novembre a Belvedere Marittimo (CS) presso la
Sala Congressi del Bounganville Palace Hotel a partire dalle ore 17:00.
Un romanzo – inchiesta che svela la truffa del
signoraggio. Speculazioni finanziarie, dominio della banche e delle multinazionali, finanziamenti pubblici alle banche.
Sempre più spesso ci chiediamo se questo sistema che si vuole mantenere a tutti i costi in vita non stia implodendo e
se ci sia una qualche alternativa. L’ideologo, giurista e docente universitario Giacinto Auriti era convinto di poter trasformare il potere esistente teorizzando alcuni concetti come la proprietà popolare e il valore indotto della moneta, e il reddito di cittadinanza di cui verificò la validità in un esperimento cittadino che proiettò la sua fame in quel mondo globalizzato che stava contrastando. Oltre l’utopia, il modello Auriti, che fu tradotto anche in una proposta di legge presentata il 1993, potrebbe sconvolgere l’attuale sistema bancario e finanziario se la politica riprendesse in mano la buona prassi, quella cioè di distaccarsi dai poteri lobbistici e massonici. Un modello che, rivendicando per ogni cittadino il potere al reddito di cittadinanza, riesce a recuperare il debito pubblico colpendo l’usura legalizzata e normalizzata delle banche.
Il libro di Massaro riesce a ripercorrere le tappe storiche di questo sistema che oggi più che mai inferisce un grave colpo sulla vita delle persone cancellandone il diritto di cittadinanza e riducendoli a veri e propri sudditi.
Il richiamo a questa forma di consapevolezza è basilare per poter trasformare il sistema. Rientra anche il debito pubblico oggi sempre di più insostenibile, rischiando il tracollo di tutto il sistema europeo. La trama è chiara, semplice, d’impatto.
Un popolare giornalista della RAI Enrico Costa viene brutalmente ammazzato a causa di una sua inchiesta giornalistico – televisiva sulla grande truffa del signoraggio e sul dominio globale di banche e massoneria. L’omicida è “il Biondo” un killer professionista legato alla mafia e che entra nel sodalizio massonico. Qualcosa va male, si salva Alessandro Matus archeologo che stava aiutando Costa. Nella storia entra anche Sara figlia di Enrico Costa. Il romanzo si dipana tra investigazioni poliziesche, depistaggi, inseguimenti e sparatorie. Oltre a citazioni importanti all’inizio di ogni capitolo, che vanno da frasi di capi indiani, a frasi del poeta Ezra Pound, si citano articoli e studi della scuola auritiana.
In una fase importante del libro vi è un chiarificatore dialogo tra il killer e il maestro massone, l’uno estasiato dalmistero, l’altro “storico” della congiura massonica. Si intrecciano nel tutto legami forti e sotterranei tra istituzioni,
malavita e ordini segreti.

Programma:
Saluti: Enrico Granata Sindaco di Belvedere Marittimo; Ernesto Magorno Sindaco di Diamante
Relaziona: Cosimo Massaro, Autore
Interventi: Francesca Rennis Giornalista pubblicista; Gianfranco Bonofiglio Direttore del giornale online “La vocecosentina”; Antonio Lento Segretario Generale UIL Cosenza; Antonello Grosso La Valle Presidente Pro Loco del Tirreno, Consigliere UNPLI Calabria


Un noir che sostiene la teoria economica di Giacinto Auriti come alternativa all’attuale sistema economico-finanziario.
Il romanzo di Massaro intreccia i nodi della teoria rivoluzionaria di Auriti in una storia che d’inventato ha solo i protagonistie la trama.
Pilastro del racconto fantasioso, ma verosimile, sono le speculazioni finanziarie, il dominio delle banche e delle multinazionali, i finanziamenti pubblici alle Banche. Da sfondo una trama dai contorni misteriosi e dalle tinte forti, una congiura massonica, una storia d’amore.

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