mercoledì 9 marzo 2011

RECENSIONE di Luciana Assogna

Clelia, una giovane donna attraente e in gamba, è sposata da dieci anni con Paolo, insegnante e scrittore di successo. I due hanno un figlioletto modello, Edoardo, di cinque anni. Una famiglia perfetta, che conduce una vita apparentemente tagliata su misura fino al momento in cui si trasferisce nella nuova, splendida casa, nella città di cui Clelia ha serbato molti ricordi, soprattutto d’infanzia. E’ da quel momento che le loro vite, che avevano avuto fino ad allora un ritmo lento e quasi ovattato, cambiano frequenza, e nuove persone entrano a far parte della loro quotidianità.

Clelia stringe amicizia con Maddalena, madre di Sandro, il miglior amico e compagno di scuola di Edoardo, nato da una precedente unione della donna, che è sposata con un uomo importante con il doppio dei suoi anni. Solo in apparenza spregiudicata e sicura di sé, in realtà nasconde sotto una maschera di egocentrismo e irritante esibizionismo una profonda insicurezza.

Nella nuova casa, Clelia, Paolo ed Edoardo devono condividere il cortile con i loro vicini, i signori Mangini, una famiglia bizzarra e anticonformista, composta da Flora, suo marito Jorda e il loro figlio Tonio, di cui il piccolo Edoardo diventa subito amico.

Maddalena fa di tutto per allontanare Clelia dalla famiglia Mangini perché li trova troppo demodé, troppo lontani dagli standard modaioli a cui vorrebbe uniformare anche l’amica, e ci riesce.

Clelia condivide suo malgrado la maggior parte dei pregiudizi di Maddalena, da cui è fortemente influenzata, nel miraggio costante di una vita perfetta in un mondo di apparenze che la sta rapidamente fagocitando. Ma la donna in cui si sta trasformando è diversa a tal punto dalla prima Clelia da mettere in crisi il suo essere e, di conseguenza, il suo rapporto con Paolo ed Edoardo.

Sarà soltanto attraverso un difficile percorso di risalita, che le permetterà di riscoprire dolorosamente chi è e quello che vuole, che Clelia riuscirà a recuperare le cose importanti della sua vita, insieme all’amore che ancora nutre per Paolo e per il loro bambino. Sarà il cuore, per una volta, e non la ragione, a mettere a segno le sue scelte più importanti.

Un romanzo delizioso, scritto in uno stile elegante e fortemente introspettivo, in cui prevalgono i valori della famiglia, dell’amore e dell’altruismo, che spinge il lettore a riflettere sull’importanza della vita e delle persone che lo circondano.


Luciana Assogna



Daniela Miscia

Il cortile

Presentazione di Arturo Bernava

Collana di narrativa: Nuove Scritture

2010, Edizioni Tabula Fati

200 pagine


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