domenica 13 maggio 2007

Il giudizio di Giuseppe Panella

Quando ci si fa scrivere – è il caso del secondo romanzo di Carlo Bordoni – la presentazione di un proprio romanzo nientepopodimenoché da Teodor Józef Korzeniowski (che è assai meglio noto come Joseph Conrad. ma tant’è…) vuol dire che si ha qualcosa di grosso da nascondere. O meglio – si può dire che in un tale romanzo l’evidenza dei fatti da nascondere è talmente tale che l’unico modo sicuro per farlo è rivelarli, renderli manifesti, palesi, dichiarati, di fronte agli occhi. Korzeniowski si lamenta di essere costretto ad un compito che non gli è congeniale, epperò alla fine confessa che il romanzo (almeno in parte) gli è piaciuto anche se poi obietta che : “Però, diciamo la verità, i miei romanzi di mare e di costa erano tutt’altra cosa” (p. 8).
(Giuseppe Panella)

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